Sesso e alloggi: D’Agostino non patteggerà
Sesso e alloggi: l’ex assessore comunale, Ivo D’Agostino (Udc), accusato da 7 donne di estorsione e violenza carnale, non ha chiesto di patteggiare. E’ la novità all’indomani della chiusura delle indagini sullo scandalo che fa fibrillare la politica teatina. Il Pd non usa giri di parole. «E’ squallido assistere a giochi di poltrone sulle ceneri di una vicenda tristissima per la nostra città. Serviva piuttosto rimboccarsi le maniche- afferma Filippo Di Giovanni, segretario cittadino del Pd- e non chiedere incarichi.” E’ la stoccata all’Udc che non ha preso bene la scelta del sindaco di nominare assessore l’avvocato Dario Marrocco al posto di D’Agostino. La decisione di Umberto Di Primio ha innescato un clima di tensione a palazzo d’Achille dove la maggioranza di centro destra torna a vacillare. «Ci saremmo aspettati un comportamento diverso da questa amministrazione che continua a ragionare con le logiche della vecchia politica. L’ufficio casa diretto dall’ex assessore D’Agostino - aggiunge Di Giovanni- è fermo al palo. Ci sono tantissime richieste di alloggio inevase con la situazione che si è fatta davvero preoccupante. Invece di trovare risposte e soluzioni il sindaco si è preoccupato di nominare il nuovo assessore.” Poi un appello politico diretto all’Udc e alle forze moderate rappresentate in Comune. “Lancio la proposta di aprire un tavolo dei moderati a Chieti. Ai partiti di centro dico di lasciare questa maggioranza». Jari Orsini
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