In coincidenza dell’imminente appuntamento elettorale che interesserà la città di Chieti nel mese di Maggio, come nelle passate edizioni, torna ad essere di grande attualità il tema della pedonalizzazione del centro storico e delle vie limitrofe. La discussione, però, come spesso accade, rischia di assumere una dimensione riduttiva e provinciale tra le opposte fazioni, quella dei “sì” e quella dei “no”, ambedue ristrette nel gioco dei veti incrociati che da 40 anni imprigiona lo sviluppo della città. Ebbene sì, perché all’immobilismo ed all’incapacità di una certa politica, oltre che agli errori urbanistici commessi, fanno da contraltare le resistenze che si levano, puntualmente, ad ogni tentativo di sperimentare un’idea di città diversa. Infatti, in tutta Europa e soprattutto in talune realtà italiane, i progetti di pedonalizzazione, seppur tra contestazioni e dissenso diffuso, a dir il vero espressi solo nelle fase di sperimentazione iniziale, hanno fatto sì che realtà urbane, depresse ed agonizzanti, riprendessero lo slancio, sia dal punto di vista commerciale sia dal punto di vista della qualità della vita, a mio avviso prioritario. La pedonalizzazione è, e può essere, anche per Chieti, una terapia d’urto per un centro storico pressochè agonizzante, ridotto nelle condizioni attuali a causa dell’incapacità amministrativa nel pianificare strategicamente il territorio cittadino. Perché sia realizzabile, il progetto di pedonalizzazione dovrà avere imprescindibili caratteristiche e requisiti:1)Accessibilità: l’area interessata deve poter essere facilmente raggiunta (a piedi, col mezzo pubblico o privato – quindi dotata di parcheggi di prossimità…etc); 2) Caratterizzazione d’uso: sarà necessario favorire una diversità e fruibilità d’uso per rendere vitale quella parte di territorio (es. attraverso la realizzazione di “vie del consumo” a diversa vocazione commerciale..etc..); 3) Design: la fruibilità dell’area dovrà essere possibile in tutte le condizioni climatiche (arredo urbano specifico, panchine, pavimentazione idonea, illuminazione adatta e dehors per il ristoro all’aperto, etc..); 4) Comfort: questo elemento, non ultimo per importanza, ma obiettivo principale affinchè i cittadini siano mossi a vivere l’area pedonalizzata in modo intenso e ripetuto. Insomma, il progetto di pedonalizzazione va visto come una vera e propria “operazione sociale” dalla quale può dipendere il futuro rilancio della nostra Chieti.
In conclusione, il centro storico pedonalizzato svolgerà veramente la sua funzione soltanto se considerato il cuore pulsante di una nuova città, la cui classe amministrativa sappia attivare adeguate politiche finalizzate a superare la sterile organizzazione di singoli eventi importanti, ma limitati, a favore di una saggia e sistematica pianificazione e programmazione di eventi artistici e culturali.
Luca Caratelli
PD Chieti
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