Gli atti vandalici, i raid incendiari e da ultimo i bivacchi dentro l’asilo danneggiato di Via Ravizza sono il segnale chiaro che occorrono provvedimenti urgenti e significativi per mettere fine a questa storia. La città di Chieti ed in particolari i luoghi del sapere sono divenuti bersaglio di delinquenti che devono essere fermati. Non basta una lettera alle forze dell’ ordine, alle quali chiediamo anche noi tutto l’ impegno possibile per aumentare i controlli, soprattutto notturni, nel territorio urbano, ma occorre molto di più. Nelle prossime ore presenteremo un documento in Consiglio Comunale, da discutere con la massima urgenza e su cui chiediamo la convergenza di tutte le forze politiche, attraverso il quale venga previsto un progetto di videosorveglianza davanti alle scuole della città di Chieti. Dopo il gravissimo raid che aveva portato alla distruzione della scuola primaria A.Cesarii, appena ristrutturata, a fine 2011, ci aspettavamo misure drastiche per impedire o almeno limitare i rischi legati ad episodi di vandalismo. Quella devastazione costò alla comunità teatina 240.000 euro, oltre ad un costoso intervento di ripristino per il trattamento delle fuliggini ed escludere la presenza di sostanze tossiche come la diossina. I fatti degli ultimi giorni ci hanno confermato che ad oggi i beni comunali e in particolare le scuole cittadine non sono al sicuro. Uno dei primissimi impegni della prossima amministrazione dovrà riguardare la sorveglianza delle aree scolastiche ed una maggiore attenzione alle istanze e alle preoccupazioni sollevate dai dirigenti scolastici per quanto riguarda sicurezza e destinazione delle strutture. Gli spazi vuoti devono poter vivere ed essere occupati dagli studenti e dai cittadini, dal momento che anche la presenza scoraggia le incursioni. Basta con le lacrime di coccodrillo e le grida al vento, occorrono atti concreti, subito.
Chieti, lì 12 marzo 2015
Alessandro Marzoli
Vice Presidente del Consiglio Comunale di Chieti
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