PD CHIETI

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giovedì 19 giugno 2014

Di Giovanni a Di Primio: debiti ereditati? E’ una bugia

CHIETI. «Il mio augurio è che i consiglieri comunali non votino il bilancio consuntivo 2013 dell’ente, già bocciato dal collegio dei revisori dei conti».

Filippo Di Giovanni, segretario cittadino del Pd, risponde al sindaco sulla salute delle finanze comunali e ammonisce: «Basta con le bugie sui conti del Comune». Un’affermazione avvalorata da una serie di esempi concreti che mirano a confutare quanto rimarcato dal primo cittadino. Di Primio, nel dettaglio, aveva denunciato di aver ereditato dal centrosinistra 20 milioni di euro di debiti ed una serie di contenziosi passati in giudicato come i 12 milioni di euro da riconoscere all’Aca, i 4 milioni di euro da versare alla Provincia e l’arbitrato da 1,5 milioni di euro da pagare alla Deco per gli oneri di post chiusura della discarica di Casoni. Ciò malgrado, ha ribadito Di Primio, «l’amministrazione comunale ha concretizzato un taglio della spesa di oltre il 50% rispetto al passato». Tutto falso secondo Di Giovanni: «La spesa corrente dell’ente è cresciuta di circa 2 milioni di euro checché ne dica Di Primio, basta leggere il bilancio per rendersene conto». Sui debiti il segretario cittadino del Pd precisa: «Riguardo ai 12 milioni di euro da dare all’Aca, 5 milioni sono da ascrivere alla gestione della rete idrica 2013 mentre per le bollette idriche 2007-2008 l’ex giunta Ricci aveva accantonato gran parte delle somme necessarie utilizzate dall’amministrazione in carica per pagare le forniture di acqua del 2010 e del 2011. Il contenzioso con la Provincia, invece, si trascina da oltre un ventennio». Per la diatriba da 1,5 milioni di euro con la Deco, Di Giovanni è lapidario. «I soldi sono stati cumulati da questa giunta sulle tariffe Tares del 2014. La verità è che chi governa la città» riprende Di Giovanni «ha impiegato il fondo per il contenzioso per tappare i numerosi buchi aperti in bilancio». (j.o.)

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