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Qui non ci lasciamo fregare da nessuno, come dimostrano tante vicende, per ultime quelle legate alla ricostruzione dell'Aquila dopo il terremoto del 6 aprile 2009 che distrusse la città e causò la morte di 309 persone, che stanno facendo emergere questioni di fronte alle quali, se quanto si dice sarà dimostrato, iene e sciacalli faranno la figura di teneri agnellini. C'è un altro elemento, venuto fuori in questi ultimi giorni, che rafforza i nostri primati: il costo abnorme delle assicurazioni per i motocicli e le auto. Facendo due conti, i soliti giornalisti impiccioni hanno scoperto che, mediamente, paghiamo 300 € l'anno in più dei nostri fratelli e cugini europei. Di fronte a questo dato, venuto fuori da raffronti fatti nel corso di alcune trasmissioni televisive che hanno affrontato l'argomento, le compagnie di assicurazione che con la giusta obbligatorietà dovrebbero farsi concorrenza abbassando i prezzi ed alzando le tutele, si sono difese sostenendo che ci sono molti furbi che, approfittando di un lieve incidente subito, colgono l'occasione per farsi mettere a posto anche altre ammaccature subite e non denunciare dal responsabile per non fare scattare le penalità previste dai vari contratti. La possibilità di non farsi spremere come limoni dalle nostre compagnie, esiste: accettare di mettere un congegno per la rilevazione dei km percorsi e dichiararsi disponibili a far riparare la propria auto da un carrozziere indicato dalla stessa compagnia. A quanto si è appreso, sembra che le associazioni di categoria dei carrozzieri avrebbero fortemente protestato perché “si toglie il diritto all'automobilista di potersi recare a quello di fiducia”, manco se si trattasse di scegliere il medico, che è ben altra cosa, almeno penso. Se questo è vero, siamo al delirio. O meglio, alla solita atavica furbizia di rifarci l'intera carrozzeria in caso di incidente subito, magari con la complicità del carrozziere. Io guido da diverse decenni e non ho mai, fortunatamente, procurato incidenti né approfittato di quelli subiti per imbrogliare. Rinnovando la polizza della mia utilitaria, ho accettato di installare il congegno fornito dalla compagnia scelta e mi sono dichiarato disponibile, in caso di incidente, a portare la mia auto dal carrozziere indicato. Nonostante tutto ciò ho pagato, per un anno, esattamente il doppio di quanto pagano, secondo i raffronti giornalistici fatti, molti cittadini europei.
Ma si può andare avanti così?
Certo, il nostro Paese ha mille e più problemi da affrontare e risolvere ma credo che mettere mano anche a questi, apparentemente minori ma pur sempre importanti anche per sconfiggere furbizie varie che ci fanno essere i primi in Europa, non sarebbe male.
In fondo, anche questi aspetti fanno parte di quella “questione morale” che va rilanciata.
Giustino Zulli
Chieti, 17 gennaio 2014
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