PD CHIETI

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giovedì 23 gennaio 2014

Da ben altro ci si sarebbe dovuto dissociare!

Non avendo ancora deciso se rinnovare o meno la mia iscrizione al Pd perché a disagio in un partito che dà più valore alla “democrazia del passante” ( che può decidere solo perché versa 2 €, addirittura chi può essere il segretario nazionale ) che agli iscritti ed ai suoi organismi dirigenti; che convoca la sua direzione solo dopo aver sottoscritto un accordo con uno storico avversario come Berlusconi, senatore espulso dal Senato per la condanna definitiva pronunciata dalla Cassazione per un reato che considero aberrante quale la frode fiscale specie se a commetterlo è un soggetto che è stato per più volte Presidente del Consiglio dei Ministri; che con l'atteggiamento, che considero inutilmente tracotante, del suo nuovo segretario Matteo Renzi porta alle dimissioni prima un Vice Ministro dell'Economia del valore di Stefano Fassina e poi del Presidente del Partito Gianni Cuperlo, che era stato suo competitore alle primarie, non ho alcun titolo, se non quello di essere stato un elettore del Pd, per entrare in una polemica che ha contrapposto la segretaria provinciale, il segretario cittadino, il capogruppo al consiglio comunale e la segretaria del circolo dello scalo, al circolo del Pd del colle col quale ci si è dissociati per un manifesto non condiviso.
A me, da semplice elettore, avrebbe fatto più piacere un comunicato col quale i firmatari prendevano le distanze da alcuni altri comportamenti che, almeno credo, nulla hanno a che fare con “ i valori fondanti del Pd”, come, per ultimo, la richiesta di dimissioni, avanzata dalla 'renziana' Debora Serracchiani, di Flavio Zanonato, Ministro dell'Economia, dello stesso partito.
Se non ricordo male i miei 56 anni di militanza prima nella Fgci, poi nel Pci, Pds, Ds e Pd, mai si era arrivati a questi plateali livelli di scontro, del tutto legittimi se fatti all'interno degli organismi di partito per i chiarimenti necessari, quanto mai sbagliati se servono a rese di conti per diverse appartenenze di aree. Zanonato è 'bersaniano' e, pertanto, va bastonato anche se non lo merita, almeno nel caso a cui si riferisce la Serracchiani e cioè la gestione di una difficile vertenza sindacale con una multinazionale, l'Elettrolux, che ha diversi stabilimenti, uno dei quali in Friuli Venezia Giulia di cui lei è Presidente.
Ora, col nuovo uomo solo al comando, anche se di sinistra, evidentemente si ritiene che gli organismi dirigenti siano un qualcosa che, come ha detto lo stesso Renzi all'ultima direzione debbano “prendere o lasciare” e, se questo è, non capisco perché si convochino le riunioni della direzione, se tutto è già deciso.
Se non ricordo male, c'era una pubblicità che quando ero più giovane, invitava ad acquistare un certo prodotto a “scatola chiusa”. Ma si trattava di una scatola di tonno.
In politica, almeno questo resta il mio parere, iscritto o meno al Pd, le cose sono più complesse e si discutono, con passione, con buona pace dei presunti innovatori che vorrebbero mettere la museruola al dibattito o vogliono renderlo del tutto inutile.
Giustino Zulli

Chieti, 23 gennaio 2014

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