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In relazione all'ennesimo episodio rubricato come 'vandalismo' non possiamo non gridare ancora una volta che quanto accade intorno alla piscina comunale di Chieti da qualche anno a questa parte non è più sostenibile per la nostra comunità. Ancora una volta assistiamo basiti a lamenti ed invettive, contro non si sa chi, da parte del gestore che ha l'onere di garantire la sicurezza e l'integrità della struttura. Non è accettabile che chiunque possa accedere facilmente negli spazi della piscina comunale di Chieti e danneggiarla indisturbato, soprattutto dopo che episodi simili si sono già verificati nel recente passato. La piscina è un bene pubblico e come tale va preservato. Quali dispositivi di sicurezza sono stati predisposti per evitare le incursioni esterne? E quali controlli ha fatto fino ad oggi il Comune di Chieti per garantire spazi e vasche di pubblica proprietà Il gestore ha ancora una volta lamentato sugli organi di informazione presunte intimidazioni dirette a loro. Sporga denuncia dettagliata allora, e l'ente comunale si costituisca parte civile, ma per cortesia basta vittimismi e piagnistei. Se ci sono problemi di protezione della struttura si facciano gli interventi necessari: telecamere, vigilantes privati, lucchetti e tutto ciò che serve. Da quanto tempo le videocamere di sorveglianza non sono funzionanti? La piscina comunale della nostra città e i suoi dipendenti devono poter vivere serenamente mentre atleti e famiglie devono poter programmare la stagione sportiva senza dubbi sul futuro. Tutto ciò non sta avvenendo. I cittadini di Chieti non possono pagare di tasca loro canoni di affitto non corrisposti e danni ad un bene pubblico dal valore economico e sociale inestimabile.
Alessandro Marzoli
Consigliere Comunale PD e componente
V Commissione Sport
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