E’vergognosa la semplicità e superficialità con
cui si continuano a tagliare alberi nel territorio comunale di Chieti. Ultimi a
farne le spese 5 pini storici che sono stati abbattuti con grande soddisfazione
da parte dell’ Amministrazione Comunale Di Primio, che solo a taglio avvenuto
elenca a sua giustificazione le tante motivazioni per cui gli arbusti, dopo una
vita su Viale Abruzzo, erano diventati assolutamente da eliminare. Secchi,
pericolosi, alti, verdi, sporchi, ogni scusa è buona. Una cosa è la giusta
prevenzione e tutela della pubblica incolumità, che significa studio, controllo
e intervento dove indispensabile ( ad esempio nel cortile della scuola media
Mezzanotte ), altra cosa è il taglio indiscriminato. In realtà la comodità di tagliare piante per
eseguire lavori pubblici è ormai la linea guida della giunta Comunale, quando
invece esistono molte tecniche per salvare gli alberi e non rendere inutili i
lavori di rifacimento stradale. Chieti Scalo, ed in particolare il cuore della
parte bassa della città hanno bisogno di verde, di polmoni arboreei che
circondino il perimetro delle arterie stradali oltre che di un grande parco che
ancora oggi manca alla parte più popolosa della nostra comunità. E cosa fa il
centrodestra per risolvere questo storico problema? Continua ad abbattere
alberi. Non ci convincono affatto le rassicurazioni
dell’ Assessore competente ( assessore non al ramo, bensì “ al taglio del ramo
“ ) che promette nuove piantumazioni. Esattamente tre anni infatti fa ci
eravamo scagliati contro il taglio di una decina di alberi in Via Ricci,
evidenziando come potevano benissimo essere salvati. Anche in quella occasione
nessuna pietà, ma avevamo avuto la promessa solenne in consiglio comunale che
su quella strada tutti gli alberi sarebbero stati sostituiti con nuove piante.
Ad oggi invece restano solo le basi dei tronchi e nessun nuovo arbusto ha sostituito
i precedenti. Che fine ha fatto la loro promessa ai cittadini? Da ultimo l’ episodio del Tricalle, con il
taglio privato di una quercia secolare e la sparizione della legna dello stesso
che l’ Amministrazione Di Primio ha lasciato passare come se non fosse una cosa
di valore.
Oggi l’ ennesima ferita al verde della nostra
città: quanto ancora dovremo aspettare per mettere fine a questo scempio?
Chieti, lì 28 maggio 2014
Alessandro Marzoli
Vice Presidente del Consiglio Comunale di Chieti
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