PD CHIETI

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lunedì 3 febbraio 2014

Ancora su quanto successo in Parlamento

In questi ultimi giorni, dopo gli episodi che continuo a definire di squadrismo, che si sono verificati alla Camera dei Deputati con vicende che mai dovrebbero accadere nei diversi livelli delle nostre istituzioni democratiche, sui giornali, blog, talk-show ecc. sono state dette le cose più strane e contraddittorie, tutte tese a manipolare la verità, o alcune sue parti, a sostegno delle proprie opinioni.

Non ne faccio una tragedia. Capisco che in situazioni arroventate come quelle che da tempo stiamo vivendo, ognuno cerchi di tirare l'acqua al suo mulino. I lettori e gli ascoltatori, che poi sono anche elettori, giudicheranno.

Un filmato che gira sulla rete è relativo ai giudizi che parlamentari di centrosinistra hanno pronunciato, nel tempo, contro la ormai celebre “ghigliottina” o “tagliola” che dir si voglia.

Tutto vero, naturalmente. Solo che, come spesso succede in questi casi, chi mostra questi filmati o li fa propri, “dimentica” di dire, poi, come sono andate effettivamente le cose.

Senza alcuna presunzione, ma solo con il gusto per la verità storica, ricordo che, intanto, non corrisponde al vero che la “ghigliottina” o la “tagliola” siano illegali. Essendo previste dai regolamenti parlamentari, sono del tutto legittime anche se mai utilizzate prima perché in precedenza, ogni volta che si è manifestata questa possibilità, le opposizioni hanno saputo fermarsi in tempo proprio per non costringere i Presidenti di turno ( da Violante a Fini passando per Irene Pivetti ) ad applicare ciò che Laura Boldrini ha ritenuto di dover fare e non per interessi di parte, visto che è stata eletta e proposta dal Sel che, se non sbaglio, è all'opposizione.

Questa volta, al contrario, nessun passo indietro da parte del M5S e di altre opposizioni che hanno partecipato agli “assalti al potere”. Anzi, balzi in avanti come testimoniano le immagini diffuse dalle televisioni che, facendo il giro del mondo, ci hanno fatto precipitare nel ridicolo.

Anche in altri parlamenti si litiga: in quello francese, inglese, spagnolo, americano ma mai, almeno a mia memoria, sono state viste le scene di guerriglia urbana portate all'interno delle nostre istituzioni democratiche. Eppure, quando in altri parlamenti ci sono scontri le televisioni di tutto il mondo li documentano.

Corsa precipitosa verso i banchi del governo, commessi travolti, spintoni, urla, cartelli oltraggiosi innalzati, bavagli, manate di cui ha fatto le spese una 'cittadina' del M5S colpita dal deputato questore Dambruoso di Scelta civica, non del Pd come hanno malignato in molti, sempre sui blog.

Anche in altre epoche più recenti la Camera era stata oltraggiata da episodi squallidi, come la mostra dei cappi ad opera dei leghisti o il 'Mortadella-party' di leghisti e destre alla caduta del 2° Governo Prodi.

Ma, dopo aver definito “boia” il Capo dello Stato, esaltato il “boia chi molla”, fatto gesti scomposti da parte di un 'cittadino' del M5S che ha indicato il suo basso ventre in maniera oltraggiosa contro tutti gli altri parlamentari e questi assalti ai banchi del governo, sono stati impediti i lavori di una commissione, la conferenza stampa del capogruppo Pd Roberto Speranza, mentre sono stati lanciati eleganti epiteti alle deputate del Pd ( “siete qui perché esperte in sesso orale- ma il termine è stato più crudo-”) e, sul blog di grilleggio, sono stati scritti commenti semplicemente vergognosi sulla Presidente della Camera Laura Boldrini, alla quale esprimo tutta la mia solidarietà, mentre esprimo tutto il mio dissenso verso il responsabile della comunicazione del M5S Claudio Messori che ha scritto, sempre contro Laura Boldrini, cose ancor più offensive e vergognose delle quali oggi, peraltro, si è tardivamente scusato. Ci sono state, ancora, le minacce a Daria Bignardi per l'intervista fatta ad Alessandro Di Battista, del M5S, il falò di un recente libro di Corrado Augias come si usava fare in tempi nefasti della recente storia europea, la messa all'indice di alcuni giornalisti di diverso orientamento: da Maria Novella Oppo de “l'Unità” a Pier Luigi Battista del “Corriere della Sera”, da Massimo Gramellini” de “La Stampa” a tanti altri che hanno, per quello che vale, tutto il mio sincero apprezzamento per quanto hanno fatto e faranno.

Ora, se non è squadrismo questo, cosa deve ancora succedere per definirlo tale?

Il pretesto per scatenare la bagarre è stato il decreto Imu-Bankitaila che anche per me andava scorporato. Ma da 20 a forse più anni, in Italia, vengono approvati decreti 'omnibusì' che spesso hanno mischiato il diavolo con l'acqua santa e che sono stati sempre combattuti. Civilmente.

Ma a nessuno dei tanti commentatori sui blog viene in mente che l'accorpamento non ci sarebbe stato se le destre non avessero puntato i piedi per eliminare l'Imu anche a coloro che l'avrebbero potuto tranquillamente pagare? 

Su questo aspetto, anche per un elementare fatto di equità fiscale, Letta e Renzi si sarebbero dovuti opporre con forza. Non l'hanno fatto. Sbagliando, almeno a mio parere, assieme a tutti coloro che non hanno avuto il coraggio di fare questa battaglia di civiltà sino in fondo, anche mettendo in conto una possibile crisi di governo. Gli elettori italiani avrebbero capito dove stava il torto e dove la ragione e si sarebbero comportati di conseguenza.

In tutti i Paesi civili del mondo, la proprietà della casa è sottoposta ad imposte. In Italia, no. Anche nelle oltre 1.250 case di proprietà della signora Armellini, recentemente scoperte e che non avevano mai pagato nulla, come se vivessimo in un Paese arretrato, senza i contratti per luce, gas, acqua ecc.

Sarebbe bastato, almeno credo, un semplicissimo e banalissimo incrocio dei dati, possibile con i moderni strumenti informatici che consentono, per esempio, di scoprire anche le più piccole evasioni.

Se si volesse seriamente far pagare le tasse e le imposte a chi le evade vivendo, poi, da nababbi.

Giustino Zulli

Chieti, 03 febbraio 2014

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