A CARICO DEI CITTADINI I QUASI 4MILIONI DI EURO CHE L’AMMINISTRAZIONE DI PRIMIO DEVE ALLA DECO PER GLI ONERI DI POST CHIUSURA DELLA DISCARICA DI BEN 5 ANNI (2007-2011)
In poche parole: la legge istitutiva della TARES, la crisi mondiale e i tagli ai trasferimenti non ci azzeccano niente. Lo stesso assessore alle Finanze (Melideo), rafforzato dal presiente della Teate Servizi ha dichiarato che l’aumento della TARES è dovuto agli oneri di post chiusura.
La TARES è stata per questa amministrazione una buona opportunità per liberarsi di un debito fuori bilancio che avrebbe dovuto essere affrontare con ben altre procedure. Se i cittadini di Chieti hanno pagato tariffe più alte di quasi il 30% sulla TARES lo si deve solo allo stato confusionale in cui naviga l’amministrazione comunale
La solidarietà del Sindaco ai commercianti suona quindi davvero falsa e per noi cittadini è una ennesima presa in giro. Ricordo anche che la nostra proposta di rateizzazione, nel Consiglio, del 29 novembre scorso è stata rifiutata dalla maggioranza.
Cosa possiamo fare?
Ovviamente invieremo gli atti alla Procura della Corte dei Conti e ci renderemo disponibili con i cittadini e le associazioni di categoria per proporre un ricorso collettivo per il recupero di quella parte di costi inseriti in tariffa e non dovuti.
L’amministrazione comunale nell’aprile del 2013 (22 aprile) viene condannata, a seguito di procedura arbitrale, al pagamento in favore della DECO Spa della somma di euro 3.753.791,12
La quasi totalità della suddetta somma è riferibile agli oneri di post-chiusura della discarica di cui al Decreto Lgs. 36/2003 per un periodo di cinque anni, dal 2007 al 2011.
Un lodo arbitrale una volta omologato e reso esecutivo ha gli stessi effetti di una sentenza emessa da un tribunale ordinario per cui l’Amministrazione comunale, una volta dichiarata soccombente, avrebbe dovuto provvedere al riconoscimento del Debito fuori bilancio (art.194 tuel) e, di conseguenza, avrebbe dovuto provvedere, con i mezzi dettagliatamente indicati nell’ar.193 del tuel, alla copertura del debito stesso
L’amministrazione comunale anziché riconoscere il debito ha ritenuto di dover far pagare, illegittimamente, i suddetti oneri all’intera cittadinanza caricandoli sulla tariffa TARES calcolata per il 2013
A riprova di quanto sostenuto, è sufficiente notare gli importi in aumento nel Bilancio di previsione del 2013, rispetto agli anni immediatamente precedenti, del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani (si veda tabella di Bilancio allegata –Parte Spesa- variazioni in aumento – per euro 3.672.868,82);
Non ci sarebbe nulla di strano se si fossero pagati sulla bolletta TARES gli oneri, di cui al Decreto Lgs. 36/2003, relativi al solo 2013 ma la maggioranza che governa la città ha pensato bene di farci pagare nella bolletta 2013 gli arretrati di cinque anni (2007-2011) che avrebbero dovuti essere soddisfatti con le procedure previste dal tuel per i debiti fuori bilancio;
Che quel Lodo fosse un Debito fuori bilancio da portare in Consiglio per il riconoscimento lo avevano scritto anche i Revisori dei conti nella loro Relazione al previsionale del 2013
Questa genialata del Sindaco Di Primio e dei suoi compagni di cordata è costata ai cittadini di Chieti quasi il 30% in più di quanto avrebbe dovuto pagare in base alle norme istitutive del tributo;
Luigi Febo
Chieti 24 01 2014
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