PD CHIETI

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domenica 26 gennaio 2014

La città di Chieti merita ben altro.

Accludo, a queste brevi note, il manifesto firmato dal Sindaco di Chieti dal quale credo che tutte le forze politiche democratiche, progressiste ed antinazifasciste dovrebbero prendere pubblicamente le distanze.

Il 27 gennaio, come deciso dal Parlamento italiano con la legge n. 211 del 20 luglio2000, si celebra il “Giorno della Memoria” per ricordare quello del 1945, quando l'ingresso delle truppe dell'Armata Rossa sovietica scoprirono e fecero conoscere al mondo intero gli orrori del campo di concentramento di Auschwitz dove, assieme a quelli di Dachau, Birkenau, Buchenwald ed altri, furono mandati a morire dalla follia paranoica di Adolf Hitler, nei famigerati forni crematori, ben sei milioni di ebrei, zingari, omosessuali, malati di mente, comunisti, preti antinazisti ecc.

Come si può leggere, nell'insulso manifesto firmato dal Sindaco, ex fascista approdato nel Pdl prima e nel NCD ora, “Giorno della Memoria”, nazismo, ebrei, campi di concentramento, forni crematori, sterminio, sono termini che non appaiono.


Si sa che le nuove generazioni, anche quelle che studiano sino al conseguimento del diploma e laurea, hanno scarsa conoscenza del passato prossimo anche grazie ad un sistema formativo che fa acqua da tutte le parti e non solo in storia,Di fronte alle tante critiche giustamente mossegli per aver deciso di sponsorizzare lo spettacolo teatrale “Operazione Quercia” sulla liberazione di Benito Mussolini da Campo Imperatore, il Sindaco di Primio ha detto che ci sarebbe stato un suo manifesto fatto affiggere in città e nelle scuole, come in effetti è successo.


Una sola, semplice domanda a Di Primio: cosa crede abbiano capito, leggendo il suo manifesto, i cittadini ma, sopratutto gli studenti?

Quindi, non parli a nome dell'intera città ma solo di una parte, la sua, quella che l'ha votato, che è la peggiore.

Giustino Zulli, iscritto sezione ANPI “Alfredo Grifone” Chieti

Chieti, 26 gennaio 2014

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