PD CHIETI

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lunedì 27 gennaio 2014

Ancora su “Operazione Quercia”

Quelli della mia generazione ricorderanno, anche con simpatia, le vecchie cantine dove i nostri padri e nonni, dopo una dura giornata di lavoro manuale, andavano a giocare a carte per bersi il litro di vino che solitamente l'oste decantava come il migliore del mondo. Mi sono tornate alla mente le immagini delle cantine fumose- e a Chieti ce n'erano parecchie- e dei cantinieri che magnificavano la bontà del vino che vendevano, leggendo le dichiarazioni rilasciate di Pier Francesco Pingitore, già regista degli 'impegnati' spettacoli al 'Bagaglino', noto cabaret romano e redattore capo del noto settimanale “Lo specchio” definito, a suo tempo, “precursore della satira di destra”. Pingitore, a proposito dello spettacolo “Operazione Quercia-Mussolini a Campo Imperatore” andato in scena al Teatro Marrucino nei giorni 25 e 26 u.s,, ha sostenuto che in esso non ci sarebbe alcuna apologia al fascismo ma solo il rispetto della memoria storica. Ora il regista, che non è certo un ingenuo, dovrebbe però dire in quale occasione i tanti che hanno giustamente contestato civilmente distribuendo volantini e cantando “Bella ciao” e “Fischia il vento”, due inni alla libertà dei partigiani antinazifascisti, prima degli spettacoli, hanno sostenuto che fosse di apologia al fascismo anche se tra gli organizzatori c'è la Fondazione Cantiere Abruzzo presieduta dal noto esponente della sinistra extraparlamentare quale dicono sia il sig.. Fabrizio Di Stefano che il 29 marzo 2011, con altri 4 senatori, sempre a quanto si dice di estrema sinistra, “ha cercato di fare approvare un disegno di legge costituzionale per abrogare la XII disposizione transitoria della Costituzione che vieta la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”, come ha recentemente ricordato lo storico teatino Filippo Paziente. Di nostalgici del nazifascismo e dell'accoppiata Mussolini-Hitler, purtroppo, ce ne sono ancora molti, come non potrebbe essere altrimenti in un Paese che, prima degli altri, ha dato vita al fascismo. Così come ci sono i “negazionisti” che sostengono l'inesistenza, nonostante le foto ed i tanti documenti sonori dei campi di concentramento che hanno rivelato al mondo gli orrori delle SS e SA naziste. Quindi, il punto non è questo. Perché in democrazia, a differenza dei regimi totalitari, ognuno può coltivare le sue passioni, anche le più insane. Si tratta, quindi, di sapere solo se è stato opportuno far rappresentare la liberazione di Mussolini da Campo Imperatore, avvenuta il 12 settembre 1943, da parte dei paracadutisti del 'Lehrbataillon”e dalle famigerate SS, per ben sue serate, alla vigilia del “Giorno della Memoria”, di oggi, ricordato anche da un insulso manifesto firmato dal Sindaco Di Primio dalla cui lettura non si capisce proprio cosa dovremmo ricordare, visto che le parole “campi di concentramento, nazisti, sterminio degli ebrei, omosessuali, sint, rom, malati di mente, comunisti, antinazisti” che sono stati cremati in oltre 6 milioni di esseri umani dalla lucida follia di un criminale di guerra di nome Adolf Hitler, non c'è traccia alcuna. 


Giustino Zulli

Chieti, 

27 gennaio 2014

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